Ida Marinelli

«È difficile parlare di me come collaboratrice, perché sono molto disordinata e, in fondo, faccio di questo disordine un sistema».
«Sono i dettagli che mostrano il personaggio e rivelano la persona».

Attrice e occasionalmente regista, nasce a Verona dove, già da giovanissima, canta nel coro dell’Arena. Trasferitasi a Milano, studia recitazione alla Scuola d'Arte Drammatica Piccolo Teatro, qui conosce Gabriele Salvatores e il gruppo di giovani con cui, nel 1973, fonda il Teatro dell’Elfo e al fianco dei quali continua fino ad oggi il suo percorso artistico.

È la protagonista femminile di molti successi della compagnia, diretta da Bruni e De Capitani. Memorabile Petra Von Kant nel testo di Fassbinder, si afferma come interprete di personaggi contemporanei passando da Resti umani non identificati di Fraser a Madame de Sade di Mishima, alle difficili prove di ‘sdoppiamento’ nel Quartetto di Müller e in Decadenze di Berkoff.

Non mancano tra i suoi successi personali anche grandi ruoli classici: è Porzia nel Mercante di Venezia, Gertrude nell’Amleto, Amanda in Zoo di vetro e una indimenticabile Ljuba nel Giardino dei ciliegi, di cui è stato scritto “degna delle storiche primedonne la splendida prova di Ida Marinelli” (Franco Quadri, La Repubblica). Tra gli altri personaggi shakespeariani interpreta Elena nella versione musical del Sogno di una notte d’estate di Salvatores mentre ricopre il doppio ruolo di Titania e Ippolita, diretta da Elio De Capitani, per poi calarsi nei panni della Balia in Romeo e Giulietta.

Vince per due volte il premio Ubu come attrice non protagonista per gli spettacoli Angels in America - Perestroika (in cui interpreta Hannan, oltre che l'Angelo Asia e Aleksej Antedilluvianovic Prepsalarianov) e The history boys (in cui è miss Lintott).

Torna a Berkoff come regista, mettendo in scena il monologo Il Natale di Harry.

Viene diretta da Bruni e Frongia nell'opera L'ignorante e il folle Thomas Bernhard, nel cartoon teatrale Alice Underground dove interpreta otto diversi ruoli, nel grande successo L’importanza di chiamarsi Ernesto dove è Lady Bracknell e ne ll vizio dell’arte nel quale chiude lo spettacolo con un’amara riflessione sugli attori e sul teatro.

Lavora in diversi progetti di Frongia: è protagonista di una personale rivisitazione di Cassandra di Christa Wolf, una stravagante ex professoressa di scienze ne L’Eclisse di Joyce Carol Oates e una sosia di Patti Smith in Robert e Patti.

Insieme a Bruni è in scena in Amami o sposerò un millepiedi, uno splendido carteggio tra Anton Čechov e Olga Knipper.

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