La bottega del caffè

Con segno diametralmente opposto, La bottega del caffè - già oggetto di una tournée internazionale e secondo appuntamento di questa trilogia - si apre su un nero pece carico di lutulenze che ridisegna la Venezia goldoniana passata attraverso il filtro di Fassbinder. Se la commedia conserva l'intelaiatura del testo scritto da Goldoni, l'universo in cui agiscono i personaggi si fa ben più sordido. Attraverso gli intrighi e gli amori presi in prestito dal testo del 1750, Fassbinder espone un mondo in cui il cannibalismo delle relazioni umane avviene all'insegna del mercimonio e della violenza. La comicità di Goldoni si fa sarcasmo. Nessuno esce assolto da questo microcosmo che tutto inghiotte e riduce ai suoi minimi termini. Nella grande vasca d'acqua fangosa progettata da Carlo Sala si agita il corteo di Finti Conti, finte ballerine, finti ingenui, ladri, bari, calunniatori interpretato da una compagnia che ritrova una graffiante esuberanza nella messinscena di questa commedia nera.

LA BOTTEGA DEL CAFFÈ

di Rainer Werner Fassbinder da Goldoni
traduzione di Ferdinando Bruni
regia di Ferdinando Bruni e Elio De Capitani
con Corinna Agustoni, Ferdinando Bruni, Elio De Capitani, Gabriele Calindri, Cristina Crippa, Fabiano Fantini, Ida Marinelli, Luciano Scarpa, Luca Toracca,
scene e costumi di Carlo Sala
luci di Nando Frigerio
suono di Jean-Christophe Potvin
una produzione TEATRIDITHALIA