Teatro dell'Elfo
7 / 30 aprile 1998
Cristina Crippa
di Ariel Dorfman
regia Elio De Capitani
In un paese in cammino verso la democrazia, una sera Gerardo Escobar, membro della commissione governativa che dovrà indagare a scopo documentativo sui desaparecidos, rimane con la macchina in panne e rincasa accompagnato da uno sconosciuto. Le chiacchiere dei due attirano la moglie di Gerardo, Paulina, che nella voce dello sconosciuto riconosce quella del dottore che l’ha ripetutamente stuprata sulle note del quartetto di Schubert La Morte e La Fanciulla, durante la sua prigionia politica. Paulina sequestra il dottor Miranda per sottoporlo a un pressante interrogatorio in cui i ruoli di vittima e carnefice si rovesciano. L’uomo è legato e imbavagliato sotto il tiro implacabile della donna mentre il marito assiste impotente a un drammatico confronto di cui sembra sfuggirgli il senso, interessato com’è alla legalità e alla carriera politica, a quella “riappacificazione” che non va turbata anche a costo di pesanti colpi di spugna. E il suo comportamento non sfugge alla regola generale di questa pièce: la continua ambivalenza di ogni atto e di ogni motivazione.
LA MORTE E LA FANCIULLA
di Ariel Dorfman
traduzione Guido Almansi, Claude Béguin
regia Elio De Capitani
scene e costumi Carlo Sala
luci Nando Frigerio
suono Renato Rinaldi
con Cristina Crippa, Ruggero Dondi, Giancarlo Previati
produzione Teatridithalia
foto Loredana Scrian
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Lunedì 7 Ottobre 2024 ore 20:00
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