A venti anni dalla sua prima rappresentazione lo spettacolo simbolo dei La Crus è tornato in scena con successo all'Elfo Puccini e in una tournée estiva. Un'ora e oltre di musica, poesia e video che ha molto emozionato e che viene riproposta in un'unica data invernale.
Mauro Ermanno Giovanardi (voce e nastri), Cesare Malfatti (giradischi e chitarra), e per questa data anche Paolo Milanesi (tromba), sono protagonisti di un concerto che ripercorre innanzitutto le canzoni che hanno segnato la storia del gruppo: da Come ogni volta a Notti bianche, da Dentro me a Nera Signora, da Natale a Milano a L'uomo che non hai, in nuove versioni ancora più sperimentali e oblique, tra sferzate d'energia e caldo intimismo. Un concerto che ripercorre la scelta di una forma scenica originale, vicina al teatro, che ha lasciato il segno.
Da un gracchiante walkman si diffondono frammenti di voci: versi di Pasolini, Pagliarani, Bufalino, Salinas, Tenco che canta l'amata Angela. E sullo schermo, come una grande finestra, scorrono le immagini oniriche, campionate dai primi esperimenti di cinema di Man Ray ed elaborate da Francesco Frongia; piccoli film che accompagnano ogni canzone in emozionante "inventario" di sogni, visioni, delusioni e passioni.