Sala Shakespeare

18 / 30 marzo 2014

Antonio Latella

Il servitore dei due padroni

da Carlo Goldoni

drammaturgia Ken Ponzio

Durata: 2 ore e 15 minuti senza intervallo

Info
Stagione 2013/2014
Lo spettacolo La locandina

Antonio Latella con il drammaturgo Ken Ponzio si confronta con un classico del teatro, l'Arlecchino goldoniano qui filtrato attraverso il tema della menzogna.

La menzogna è il tema che appartiene totalmente a questa commedia.
Dietro la figura di Arlecchino (Truffaldino) la commedia si nasconde a se stessa, mente. Dietro agli inganni, ai salti, alle capriole del servitore più famoso del mondo la commedia mente agli spettatori: il personaggio che tanto li fa ridere è insieme tutte le menzogne e i colori degli altri personaggi. È uno specchietto per le allodole e sposta il punto di ascolto dell'intera commedia. Non c'è una figura onesta, tutto è falso, è baratto, commercializzazione di anime e sentimenti.
Nessuno piange il morto eppure quel morto era fratello e futuro sposo. Nessuno chiama le cose per quello che sono. Non c'è un luogo che accoglie, ma tutto resta di passaggio e la storia scopre le magagne del servitore in una taverna, i padroni tornano a vivere e i servi a vivere servendo.
Cosa resta? Il vuoto, graffiato dal sorriso beffardo delle maschere. Se togliamo i salti, gli ornamenti, la recitazione meccanica fatta di suono ma mai di testo e sottotesto, se togliamo le maschere, cosa resta?
Il vuoto, forse l'orrore della nostra contemporaneità. L'orrore dell'uomo che davanti al peso del denaro perde peso, diventa anoressico: non è corpo in un costume che tutto permette ma scheletro in un corpo che tutto limita.

Antonio Latella

IL SERVITORE DI DUE PADRONI

da Carlo Goldoni
regia di Antonio Latella
assistente alla regia Brunella Giolivo
drammaturgia Ken Ponzio
scene e costumi Annalisa Zaccheriasuono Franco Visioli
luci Robert John Resteghini
con (in o.a.) Marco Cacciola, Federica Fracassi, Giovanni Franzoni, Roberto Latini, Annibale Pavone, Lucia Peraza Rios, Massimiliano Speziani, Rosario Tedesco, Elisabetta Valgoiproduzione Emilia Romagna Teatro Fondazione, Teatro Stabile Del Veneto, Fondazione Teatro Metastasio Di Prato

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